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Capacità ed intraprendenza Le doti del sindaco che vorrei

minilogoQualche mese ancora… poi la grande “bagarre” finale per la scelta del futuro sindaco.…Senza volere minimamente entrare nel merito delle strategie politiche, giuste o sbagliate che siano, per la scelta del candidato a sindaco, provo a tracciare, con molta umiltà e a modo mio, un “identikit” del primo cittadino gradirei mi rappresentasse per i prossimi cinque anni. …Prima di avviare una qualsiasi attività imprenditoriale è opportuno, per i soggetti interessati, attivare una seria indagine di marketing e, contestualmente, individuare – senza mai prestarsi a pressioni di convenienza –  persone professionalmente valide ed all’altezza del compito loro affidato. Passaggi indispensabili, questi, per poi proiettarsi decisamente sul mercato locale e nazionale. Altro tassello importante da non sottovalutare è rappresentato dalla convinzione e determinazione per raggiungere gli obiettivi prefissati.…Sono queste le condizioni che rendono possibile, per qualsiasi attività aziendale, un decollo vincente che assicura all’imprenditore di mantenere il controllo aziendale ed offrire ai potenziali clienti servizi di qualità.…C’è bisogno, quindi, di progettualità, capacità e intraprendenza. Il tutto affiancato da una “equipe” attenta, valida, competente e perfettamente in linea col capo cordata. Tutti per uno per un avvio  vincente, capace di assicurare, nel tempo, benessere e rilancio aziendale.…La macchina amministrativa, complessa, farraginosa e particolare per le sue specificità, necessita di  un “pilota” capace, competente, determinato, intransigente, pronto sempre a saper gestire momenti di improvvisa tempesta.…Etica, coerenza, visione d’assieme, competenza amministrativa, probità, amore e soprattutto ascolto verso i cittadini, sono le qualità principali di un “buon” Sindaco. In più deve possedere volontà, costanza, capacità di stimolare e sapere indirizzare dirigenti ed assessori a ben lavorare per raggiungere gli obiettivi programmatici.…Un sindaco capace deve essere in grado, poi, di saper conoscere “meriti” e “demeriti”, creando tutte quelle condizioni necessarie per stimolare gli addetti ai lavori a ben produrre. Deve avere il coraggio di denunciare abusi di potere e, se il caso lo richiede, denunciare alle Autorità competenti. E se nel corso del suo mandato qualcosa non dovesse andare bene o se si dovesse accorgere che la sua “barca” sta per affondare deve avere l’umiltà ed il coraggio di chiedere aiuto solo ai suoi cittadini. A costo di rimettere il suo mandato.…E’ troppo? E’ quello che tutti i cittadini onesti sognano.…Don Luigi Sturzo sosteneva che la prima regola del buon politico è “servire, non servirsi”. Sottolineava, tra l’altro, che “l’immoralità non si corregge solo con le prediche e gli articoli di giornale. Bisogna che la prima a essere corretta sia la vita pubblica: ministri, deputati, sindaci, consiglieri comunali, sindacalisti,…”. E’ facile comprendere, quindi, riflettendo sugli avvertimenti di don Sturzo, come gli effetti perversi della politica abbiano e continuano a provocare illeciti arricchimenti, corruzione e proliferazione della criminalità organizzata.…E’  un buon vademecum, per il futuro Sindaco, se intenderà veramente “restaurare” la sua Città.………