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Personaggi emergenti

SottomarinoFrancesco Grandinetti

Presidente del Consiglio Comunale, laureato in Ingegneria delle comunicazioni e trasporti, già presidente e fondatore del network Cinquestelle, già scopritore dello stilista AG Grande, già fondatore di City One, tv locale, su cui imperversa da anni come un Giancarlo Cito qualsiasi (ricordate l’ex sindaco di Taranto?), Grandinetti è nato nel 1957 ed è stato compagno di scuola dell’ex sindaco Speranza. Nel loro rapporto a frasi (FRASI) alterne è racchiusa l’ultima vicenda politica dell’Ingegnere. Oggi amico, domani nemico, a seconda. Un prendersi e lasciarsi come due fidanzatini adolescenti. Grandinetti parla sempre di lavoro. Sa bene cosa significa per la gente non avere un lavoro, avere un lavoro e poi perderlo, riuscire a sbarcare il lunario. Grandinetti parla sempre di impresa. Per questo ha aperto tante imprese come paninoteche o bar, e poi le ha chiuse, per fornire occasioni di svago ai giovani. Grandinetti certo ha trovato ispirazione in quell’imprenditore che aveva cominciato con l’edilizia, per poi passare alle televisioni e infine alla politica.
La sua è una vicenda politica post-ideologica dove destra, sinistra, centro sono tram dei desideri, si prendono al volo, si scende prima della fermata e ci si limita a cambiare la targa sul balcone.
Le idee di Grandinetti fateci caso sono sempre molteplici, spaziano da autodromi a metropolitane e parchi giochi, piccolo è bello non fa parte del suo dna, pensa sempre in grande. Pablo Picasso amava dire: cerco sempre di fare le cose che non sono capace di fare così imparo a farle. Fino a quando non lo mettono davvero alla prova non riusciremo a capire se anche lui ci sta raccontando una storia che non finisce mai.

SottomarinoRosario Piccioni

Classe 74’, il giovanissimo avvocato Piccioni, figlio dell’indimenticabile professore del Psiup, si presenta in questa elezione con il grido di battaglia che fu del giovin Bersani quando voleva smacchiare il giaguaro: Fate largo Ora tocca a me. E’ il turno mio. Ci pensava da tempo, Rosario, sin da giovane, a subentrare a Gianni Speranza vecchio enfant prodige ora in pensione forzata. E’ stato il primo ad aprire il punto di incontro con i giovani del movimento “Lamezia Insieme”.
Il punto di incontro sarà “uno spazio di aggregazione – è scritto in una nota – dove tutti i cittadini, ma soprattutto i giovani, potranno contribuire con le loro idee e le loro proposte ad arricchire la piattaforma programmatica elaborata  dal movimento giovanile a partire da giugno 2014. Ecco i punti chiave del programma di “Lamezia Insieme”: smart city e giovani; energie rinnovabili per i giovani; autoimprenditorialità e valorizzazione dei beni culturali con i giovani; promozione dei giovani talenti e imprenditori che hanno scelto di restare a Lamezia giovane e mettere le loro competenze giovanili a servizio della loro città”.
“Insieme ai giovani del movimento e a pochi cittadini ormai in là negli anni che credono nel nostro progetto – dichiara Rosario Piccioni – abbiamo scelto di rompere con le logiche della vecchia politica, delle vecchie decisioni prese a tavolino attorno ai “caminetti” dei vecchi partiti, adottando un metodo giovane fatto di partecipazione, confronto, apertura ai contributi di tutti i giovani.
Insieme ai giovani che hanno scelto con passione e impegno di aderire al progetto di “Lamezia Insieme”, ho scelto pur così giovane di candidarmi a sindaco alle elezioni amministrative del prossimo 31 maggio. Una nuova generazione di lametini desidera mettersi a servizio della città ed è pronta a guidare Lamezia nei prossimi anni. La fase che ci attende sarà molto importante: c’è bisogno del contributo di tutti i giovani, meglio ancora giovanissimi,  c’è bisogno della spinta positiva di tutti i cittadini giovani che hanno a cuore il bene di Lamezia. Ai vecchi ce li fumiamo”.
L’esclusione dalle primarie secondo il giovane Piccioni e tutti i giovani di Sel è stata scellerata ma si sa, cantava Guccini, «i vecchi subiscono l’ingiuria degli anni/ non sanno distinguere il vero dai sogni/ i vecchi non sanno nel loro pensiero/ distinguere nei sogni il falso dal vero… Il bimbo Piccioni ristette,/ lo sguardo era triste e gli occhi guardavano cose mai viste/ e poi disse al vecchio Speranza, con voce sognante: “Mi piaccion le fiabe, raccontane altre”.

SottomarinoPasqualino Ruberto

Dopo aver incontrato i cittadini di Lamezia Terme presso il bar Royal Palace di Capizzaglie, presso la fontana di Piedichiusa, presso il parco Impastato e dopo il leggendario bagno di folla al Teatro Grandinetti (oltre 1000 persone presenti su 800 posti disponibili in piedi), prosegue il Tour del candidato a Sindaco Pasqualino Ruberto in Concerto. I suoi devoti, a cominciare dal consigliere regionale Nazareno Salerno, dicono di lui: E’ bellissimo. In realtà, visto da vicino, come un famoso libro di Andreotti, è più bello di quello che sembra in fotografia. Colpa di fotografi dilettanti che continuano a farlo somigliare a Gongolo, ad immortalarlo con barba e testa sorretta da un pugno (nel linguaggio del corpo, segno evidente che la persona si sta annoiando e fa fatica a continuare  ad ascoltare).
L’ex Presidente di Fondazione Calabria Etica e Leader del Movimento Labor, dopo essere apparso in tv e sulla stampa per essersi autoassegnato solo 5000 euro al mese come stipendio e aver assunto a tempo determinato circa 700 persone per realizzare progetti dal titolo impegnativo (“Servizio di Informativa Educativa Familiare Domiciliare”, “Misure di contrasto al fenomeno della segregazione sociale in area urbana” …) è diventato l’uomo del giorno e non si dà pace: “Se non volete le primarie e non c’è un luminare, faccio da me e vado spedito con le mie liste e con circa 150 candidati già pronti a correre per me!” ha affermato convinto. Come i suoi progetti, anche il suo programma elettorale è stato approntato per grandi linee, basato su due grandi sogni (come tutti i sogni non misurabili e verificabili: la mattina ci si sveglia): dalla bonifica dell’area del fiume Bagni per realizzare un parco fluviale che parte dalle colline sopra Lamezia ovest, alla bonifica dell’ex area industriale Sir.
Ruberto nei suoi interventi è solito toccare – a grandi linee – temi importanti come il lavoro, lo smantellamento del campo rom, il commercio, la crisi della Multiservizi, il turismo, ecc.
Il suo proposito, ma a grandi linee, è semplice: non saremo mai insieme a chi con inciuci e sotterfugi ha concorso a fare della nostra Lamezia Terme una città all’agonia. Lamezia Terme dovrà diventare a grandi linee quella che doveva e non è stata, una gran bella città, i Lametini devono ritrovare il piacere e l’orgoglio di viverla.
Se Ruberto è a grandi linee l’uomo più brutto del mondo, che premio vincerà? Il no-bel.