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Personaggi emergenti

SottomarinoTommaso Sonni

Medico di famiglia, è uno di quelli che in una domenica d’inverno puoi vedere in pantaloncini corti e foulard al collo guidare un drappello di lupetti verso zone impervie, preceduti e seguiti da un corteo di macchine che trasportano i genitori.

Affidare i propri figli adolescenti ad uno scout sovrappeso sia pure medico per insegnare loro ad accendere il fuoco con le pietre è operazione rischiosa ma sempre meno che chiedere a quegli stessi genitori che si sono fidati, di darti il voto se ti presenti alle elezioni. Infatti il Sonni solo una volta chiese il voto per fare il consigliere comunale e gli è bastata. Dopo l’esperienza chiaroscura con la prima amministrazione Lo Moro, per la quale si occupò di protezione civile passando alla storia come quello che aveva osato chiedere al sindaco di comprare finanche un elicottero, lo scout tornò a vita privata e allo studio medico.
Convinto da amici burloni e ormai coinvolto nella confusione generale per cui chi fa politica non si capisce più se sia un pazzo o un affarista, lo sventurato rispose. Riunito a conclave il vecchio cerchio magico dei donsaveriani di qualunque corrente, ha cominciato a studiare un programma da proporre alla città convinto che gli uomini passano ma le idee restano. Ma col passare dei giorni ha visto che gli uomini se la passano male le donne così così e le idee non sono più quelle di una volta (qualsiasi riferimento a Tonino Falvo è accidentale).
E’ l’effetto della smart city, la città intelligente che però forse rende stupidi i cittadini. Comunque vada, Sonni  ha già ottenuto importanti risultati, è riuscito a non perdere la calma dinnanzi numerose telefonate ricevute da Pino Soriero proponente le cose più strampalate; è riuscito a fare le primarie di coalizione dove i suoi avversari sono Richichi, Panedigrano, Falvo e nientepopodimeno che Tonino Leone. Se gli va male è capace di vincerle e tornare a scalare il Reventino in pantaloni corti con una banda di ragazzini che vogliono giocare a palla avvelenata.

SottomarinoVincenzo Richichi

Il Vangelo secondo Soriero lo dà come il più accreditato vincitore delle primarie del centro-sinistra. E’ così favorito che se le perde si farà frate trappista e la Lo Moro busserà cent’anni alla sua porta. Egli è un imprenditore originario di Pianopoli dove ha mantenuto le sue radici. Comincia nell’azienda di famiglia a costruire mattoni e, dopo essersi impratichito nelle costruzioni con il Lego, apprende a gestire alberghi nel bolognese e una fabbrica di gomme a Marcellinara. Scoperto dalla Lo Moro nel suo primo mandato di sindaco, viene adibito all’assessorato al Bilancio dove fornisce una prova della sua fedeltà accomiatando ogni interlocutore con la frase diventata famosa: Devo chiedere a Doris.
Costituita la Multiservizi, viene adibito alla Presidenza dove continuerà a fornire ulteriore prova della sua fedeltà con la frase: Devo chiedere a Doris.
Il suo impegno politico svanisce appena la Lo Moro diventa parlamentare, ma il suo nome circola appena si nomina la Multiservizi, essendo “nome gradito a”.
Finanche Speranza lo associa alla Multiservizi e lui rispolvera l’antica frase di ordinanza: Aspetta che chiedo a Doris.
Mentre appurava che forniva gomme alla Multiservizi, gli giunse la telefonata di Pino Soriero, che molti ricordano giovane e con la pipa sempre intento a riportare sulla retta via i comunisti lametini.
Soriero gli chiese un incontro per bere un caffè, e ricevette subito come risposta: Devo chiedere a Doris. Così si ritrovò qualche giorno dopo convocato all’Eurolido per una conferenza stampa dove appena arrivato apprese di essere stato nominato candidato del Pd alle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco. Gli presentarono il dirigente nazionale Guerini e Richichi, convinto che fosse l’ex calciatore della Fiorentina, Vincenzo, si mise a chiedergli notizie di Hamrin, De Sisti ed Antognoni.Subito dopo la conferenza stampa, dove ha mantenuto un basso profilo, ha salutato Guerini dicendogli: Perché ti sei tagliato i baffi? Un fotografo gli ha fatto una foto per il manifesto elettorale dove la fronte viene sfumata e alla domanda: Va bene? egli ha risposto: E a me lo chiedi?