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Quando s’alza il vento

ombrellaioAppena insediatosi il sindaco Mascaro ha potuto capire subito la validità dell’idea di Tommaso Sonni di creare una «città comprensorio». Il litorale di Gizzeria teatro dei campionati mondiali di kitesurf è l’evento che ha fatto intendere finalmente a tutti quanto Sonni ha tentato di spiegare in campagna elettorale.
Quante idee abbiamo sentito a Lamezia in tanti anni per creare occupazione, quanti architetti e urbanisti e sociologi e politici all’opera. Dagli autodromi ai villaggi, dalle mostre al turismo, dalle terme agli anfiteatri, ci siamo scordati il vento…Succede.
Come la prima auto (Vislab) senza pilota partita da Parma nel 2010 per Shangai e comprata ora dagli Usa per 30milioni dopo essere stata snobbata in patria. Le idee vengono apprezzate se uno sa guardarsi attorno ed ascoltare. A Lamezia l’unica cosa che guardiamo sono le gru. Noi siamo fissati con l’edilizia e siccome non ci sono gru concludiamo che non c’è sviluppo.
Nei paesi poi si sono fissati con le pale eoliche, e un piccolo terreno senza valore adesso fornisce un reddito di locazione. Sempre vento è. Prendiamo la pineta di Feroleto o i parchi verdi Mastroianni, Impastato e XXV aprile, prendiamo il lungomare, ma che aspettiamo a dare licenze per bar e spazi attrezzati?
Ve lo dico io cosa aspettiamo. I vandali, aspettiamo i vandali che brucino tutto come al Parco della Biodiversità di Catanzaro. A parte che nel parco Impastato la manìa di riempire porterà a costruire inutili vasche e piscine e giochi d’acqua, bisogna capire che occorre nelle aree verdi e per il relax incentivare attività commerciali. E’ l’unico modo per preservarle, controllarle, animarle, io ti dò lo spazio verde e tu lo controlli lo curi e ti paghi. A tutti i nostri operatori culturali speriamo che il kitesurf insegni a praticare strade nuove e che nel 2015 scocchi l’ora di riscoprire la distinzione di Umberto Eco tra cultura Alta e bassa. Qualche bar e il vento nei capelli possono farci crescere forse più di eventi e mostre e rassegne e festival. In fondo le idee semplici possono essere utili. Come un semplice filo di rame riciclato cucito su un coprivolante e collegato ad una centralina.
Un’idea nata tra i banchi di scuola dell’Istituto Cesare Pesenti di Bergamo  sta appassionando il mondo dell’elettronica e dell’automobile. Si tratta di un dispositivo che aiuta a diminuire gli incidenti stradali causati dai colpi di sonno. Si applica al volante dell’automezzo ed emette un suono acustico nel momento in cui le mani allentano la presa del volante per un tempo prolungato. Basta svegliarsi.