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GLI ASSESSORI REGIONALI CALABRESI E LA PERFEZIONE DEL NUMERO 7
Il presidente Occhiuto li ha scelti uno per uno attraverso un ponderato gioco ad incastro per cui gli esterni rispondono ad uno sponsor, gli interni sono stati votati dagli elettori. I sette Sacramenti, i sette Spiriti di luce ed i 7 pianeti ad essi collegati, le 7 virtù, da opporre ai 7 vizi capitali. Se noi sommiamo cabalisticamente il numero 7 (1+2+3+4+5+6+7= 28), esso ci dà inizialmente 28, cioè 2 e 8, simbolo del binario e dell’infinito (il 2, l’uomo e la donna, il bene e il male, il positivo e il negativo, ecc), l’8 (la continua lotta degli opposti per il raggiungimento dell’equilibrio e quindi i simboli del continuo evolversi della vita per mezzo dei contrari). Il numero 28, (2+8=10), a sua volta è formato da 1 e 0, che rappresentano il bastone e la coppa dei tarocchi; IL TUTTO E IL NULLA, IL PIENO E IL VUOTO.

GIUSI PRINCI (FI), 49 anni, si ritrova da dirigente scolastica a numero 2 del presidente della Regione e con deleghe pesanti come istruzione, università, ricerca lavoro e formazione personale, nonché bilancio e azioni di sviluppo per la città Metropolitana di Reggio Calabria (7 deleghe). Le sue parole la definiscono: “Trasferirò alla Regione la mia mentalità manageriale: non dimentichiamo che le scuole post Lex Bassanini sono incardinate nella pubblica amministrazione e sono inserite in una gestione manageriale. Adesso trasferirò nella mia nuova quotidianità il mio agire manageriale e farò rete. Oggi ho accettato per mettere al servizio le mie competenze sempre nel ruolo di tecnico. Mia madre gestisce un bar ed ho perso il padre a tre anni: sono cresciuta con i sacrifici di mia mamma ed i miei e mi sono fatta da sola grazie a studio e sacrifici. Questi risultati mi permettono di battere i pugni e garantiscono la mia libertà: senza sacrifici non si va da nessuna parte. Sì, Cannizzaro è mio cugino ma non si sarebbe mai esposto per poi subire un boomerang di ritorno. Questa è un’occasione per fare bene alla Calabria ed io sono una professionista del fare”. Manageriale.

FILIPPO PIETRAPOLO (FdI) Primo dei non eletti alle ultime regionali. Catanzarese, laureato in Economia e commercio, ha ricoperto diversi incarichi da dirigente pubblico e privato. Vice di Abramo, diventò sindaco ff di Catanzaro, è stato coordinatore del Popolo delle libertà oltre che candidato di Forza Italia alle regionali 2014.
Patrocinato da Wanda Ferro, diventa assessore all’Organizzazione della burocrazia e alle Risorse umane. “Ci sono funzionari della Regione che lavorano molto, altri che lavorano di meno. C’è bisogno di una sveglia e l’unico modo è quello di inserire forze nuove”. Nell’inchiesta Basso Profilo è stato condannato a 6 anni Giuseppe Truglia, suo collaboratore e dirigente di Fratelli d’Italia. In una botte di Ferro.

GIANLUCA GALLO (FI) Avvocato ed ex sindaco della sua città, Cassano allo Jonio, ha avuto confermate da Occhiuto le stesse deleghe ricevute da Jole Santelli. Quelle che uniscono portafoglio e visibilità, pur tuttavia nessuno pronosticava potessero condurlo ad un exploit elettorale di tali dimensioni. Mister preferenze con 22 mila voti, è il consigliere regionale più votato di sempre. «Vorrei che la gente pensasse che ho cuore e talento che non derivano dai miei occhi blu». E’ detto il Paul Newman della politica calabrese. Alle Regionali del 2020, i 6.500 voti ottenuti cinque anni prima son diventati 12mila. Santelli lo mette a capo della grande nicchia agricola. E lui con le sue amate Alfa Romeo si gira la Calabria agricola, popolata da cacciatori, pescatori, produttori, aziende vitivinicole, florovivaistiche e avicole. Lui incontra tutti almeno una volta e scambia una parola con ciascuno. Anche perché la sua mission dalla Cittadella è una sola, sbloccare pagamenti, decine e decine di milioni di euro distribuiti a pioggia in una terra in cerca di continue risorse. I 12mila voti del 2020, in poco più di un anno, diventano allora 21 mila, un record incredibile sul quale si sono appuntati i soliti sospetti. A cominciare da un vecchio nemico, Oliverio: «Alcuni assessorati si sono trasformati in bancomat». Dentro il suo mondo calabrese della filiera agricola, che dispone di tantissimi milioni di euro, Gallo si muove dando l’impressione di elargire soldi come se fossero suoi, per questo la sua pagina Facebook andrà studiata a fondo dagli storici futuri per capire la Calabria 3.0. Cosa troveranno? Tutto, pubblico e privato di un recordman delle preferenze, il quale ha capito la Calabria, che sarà industria, turismo, digitale o quello che volete, ma li vogliamo mantenere i piedi a terra? La stangata, film con Paul Newman (1973).

FAUSTO ORSOMARSO (FdI) Assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Turismo, scoprì la Meloni nel 2017. Cosentino, già assessore della giunta Santelli e record di preferenze per Fratelli d’Italia, 9031 voti nel collegio nord. Viene da famiglia socialista, ma fin da giovane ha avuto una brillante carriera nelle fila della destra iniziando ad Azione Giovani. Laureato in economia aziendale e dottore di ricerca. Più che come fascista è già passato alla storia per aver rinominato “fioriture algali” le immonde chiazze di scarichi fognari in mare; secondo lui il persistente inquinamento delle nostre coste è un normalissimo fenomeno naturale che si verifica ogni anno. Commentando un report diffuso dall’Arpacal a luglio 21 in merito ad un punto non conforme nel mare di Paola, l’assessore regionale scrisse “testualmente” su FB: «E che cazzo vuol dire se a paola segnalano difformità proprio perché ci sono controlli deputati nel punto non conforme e se ripetuto nei controlli ci sarà divietò di balneazione. Forse poi vi sfugge che la depurazione dipende dai comuni e controlli da guardia costiera ed arpacal . Questo continuò a ribadire ma tanti ignoranti scrivono come se fosse mia la responsabilità . Pensa come scrive.

TILDE MINASI (Lega) La notizia: “Tilde Minasi da Assessore regionale a Senatore della Repubblica. Una settimana da record per l’esponente leghista, la quale a breve siederà a Palazzo Madama per sostituire il senatore veneto Paolo Saviane morto improvvisamente a 59 anni. Sarà il primo senatore donna della storia politica di Reggio Calabria. Tilde Minasi reggina e leghista sta vivendo la settimana più emozionante della sua vita, in quanto di fresca nomina come assessore regionale alle politiche sociali, ieri la prima giunta targata Roberto Occhiuto e oggi la notizia del suo ingresso al Senato per un caso del destino“. Ad ottobre non fu eletta ma con il suo ingresso è stato possibile infatti assegnare la seconda postazione a Reggio Calabria e allo stesso tempo mantenere la quota di 2 donne all’interno della giunta. Salvini ha tirato fuori dal cilindro il nome di Clotilde Minasi detta Tilde, profilo tutt’altro che condiviso dagli esponenti locali della Lega ma di maggiore esperienza e dal curriculum più pesante rispetto a Francesca Porpiglia, altro nome emerso in quei momenti. Avvocato, due volte assessore comunale a Reggio Calabria, consigliere regionale della Lega uscente. Solo terza alle ultime elezioni regionali. Un passato vicino all’ex presidente della Regione e sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. Predestinata.

ROSARIO VARI’ (FI) Da diversi anni trasferitosi a Roma, l’avvocato (studi al Liceo Classico di Vibo) è primo cugino dell’avvocato vibonese Paolo Petrolo, nominato dalla giunta guidata da Jole Santelli quale commissario straordinario dell’Aterp calabrese.
Rosario Varì è figlio del dottore Natale Varì, per anni cardiologo all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. La nomina di Rosario Varì ad assessore regionale della giunta Occhiuto è stata “sponsorizzata” dal senatore (nonchè coordinatore regionale di Forza Italia) Giuseppe Mangialavori, di cui Rosario Varì, insieme con il cugino Paolo Petrolo, è amico di infanzia. Nell’operazione “Imponimento” di Gratteri, nel capo d’imputazione mosso a Tedesco, Anello e Prestanicola c’è anche l’accusa di aver “contribuito a formare la strategia del sodalizio in ambito politico, come quando promuovevano il sostegno della cosca alle elezioni politiche nazionali del 2018 al dott. Mangialavori Giuseppe, poi eletto al Senato della Repubblica”. L’amicizia fondata sull’utile, secondo Aristotele, è tipica dei mercanti; mentre quella che nasce dal piacere, dei giovani.

MAURO DOLCE (Infrastrutture e Lavori pubblici). Occhiuto lo ha incoronato così: “Un uomo che negli anni ha coordinato e gestito tante emergenze, uno specialista in lavori pubblici, un ricercatore ed uno studioso con alle spalle innumerevoli e pregnanti esperienze. Curerà la infrastrutturazione  (comprese quelle  informatiche e  digitali) della Calabria mediante l’utilizzo delle risorse provenienti dal Pnrr, nonché la pianificazione degli interventi e delle iniziative per venire incontro alle esigenze del territorio e per conseguire un complessivo sviluppo della Regione. Sarà un uomo di raccordo tra la Regione e i Ministeri per il Pnrr, ma anche per portare avanti, a trecentosessanta gradi, le istanze del nostro territorio. Gran lavoratore del centrocampo.