L’INTITOLAZIONE DELLA SALA CONSILIARE

 (R.B.)  Non sembra placarsi la polemica sorta attorno all’intitolazione della sala consiliare lametina che la commissione comunale vorrebbe dedicare a Mons. Renato Luisi, vescovo della città di Lamezia Terme,  ignorando che il fondatore della nuova entità cittadina, nata dalla fusione dei tre comuni Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, piaccia o non piaccia, è stato il sen. Arturo Perugini: unico vero politico che questa città abbia mai avuto e che, proprio per la sua lungimiranza è stato “ostacolato” nella realizzazione dei suoi progetti dagli stessi compagni di partito, l’ex balena bianca.

Chi avesse la memoria corta può rinfrescarla leggendo i giornali dell’epoca e quanto, prima Romano De Grazia scriveva su Il Tempo e poi il sottoscritto sulla Tribuna del Mezzogiorno.
A nessuno mai è venuto in mente Mons. Luisi che, certamente manifestò il suo interesse per la costituzione della nuova città che stava per essere depauperata anche della sua diocesi.
Ma acqua passata non macina il mulino però non si può menare il can per l’aia sostituendo la determinazione politica con la volontà spirituale e, soprattutto ignorare la storia di questa città, puntualmente tratteggiata dallo storico lametino prof. Vincenzo Villella che ha scritto sulla vicenda un libro “Arturo Perugini e la nascita di Lamezia Terme”.
A cura del vice presidente del Comitato 4 gennaio, data di nascita della città lametina, il suo vice presidente Massimo Sdanganelli ha fatto pervenire una copia del libro a tutti gli amministratori comunali nella speranza che, conoscendo la realtà storica, non incappino in errori già commessi in passato con vicende analoghe.

Di seguito quanto il responsabile della comunicazione del comitato ha scritto in una sua nota.
“Nei mesi scorsi è stato ufficialmente presentato, alla presenza del Sindaco Paolo Mascaro, il libro del Prof. Vincenzo Villella “Arturo Perugini e la nascita di Lamezia Terme.
Il Comitato 4 gennaio, nei giorni passati, ha ritenuto di consegnare una copia del libro a tutti gli Amministratori della Città, per fornire agli stessi uno strumento di chiarezza e di verità storica.
La conoscenza delle vicende illustrate nel libro, con dovizia di particolari e con il sostegno di documenti inoppugnabili, sarà certamente utile per evitare erronee ed estemporanee esternazioni e valutazioni.
Il Comitato promuoverà le più opportune iniziative per l’illustrazione e diffusione del libro nelle Scuole e nelle Associazioni Culturali e di Servizio, favorendo la massima partecipazione della Comunità civica ad un’operazione di chiarezza storica e di conoscenza approfondita di un periodo importante della storia della Città”.