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Tanti calabresi… in quegli anni partirono per il Belgio: 140’000 lavoratori, 18’000 donne e 29’000 bambini; moltissimi di loro erano di San Giovanni in Fiore, Caccuri, Cerenzia, Castelsilano, Santa Severina, Rocca Bernarda, Savelli, Scandale…di tutta la Sila e dell’intero Marchesato di Crotone. Un fiume di Calabresi giunse in Belgio con i convogli ferroviari che partivano da Milano.


8 AGOSTO 1956 LA TRAGEDIA NELLA MINIERA DI MARCINELLE
13 sopravvissuti, 232 morti, 162 erano italiani, molti meridionali

   136 italiani  95 belgi
       8 polacchi     6 greci
       5 tedeschi     3 ungheresi
       3 algerini     2 francesi
       2 sovietici     1  britannico
       1 olandese

…Loro, in gran parte Emigrati, in gran parte delle Regioni Meridionali.
Con i sacrifici, di sudore nero, i pericoli di soffocamento, le infezioni polmonari da grisù’, le tante tragedie  restando sepolti ( Tanti mai ritrovati).

Hanno permesso all’ Italia di divenire Paese industrializzato
Oggi dobbiamo assistere alle penose giustificazioni di Zaia che invoca l’Autonomia differenziata come passo di “modernizzazione” del Paese!

Un’affermazione falsa e pericolosa.  In essa si nasconde un miope egoismo tendente a “istituzionalizzare” le diseguaglianze, contro le quali invece   la Costituzione impegna la Repubblica a rimuoverle (art.3 comma 2).

Leghisti e soci di avventura, facciano consapevoli analisi di come e del perché…tutti i frutti economici e sociali di Quei sacrifici vennero convogliati per l’industrializzazione unidirezionale verso il “triangolo economico” Milano-Torino-Genova. Mentre dal Sud si sollecitavano le migrazioni in massa di “forza lavoro”, abbandonando terre e Paesi.
Pretendere con l’Autonomia differenziata, (una secessione mistificata) di stabilire ora che lo Stato darà di più a chi ha già’ avuto e darà di meno a chi ha meno avuto…

È ingiusto. Politicamente e istituzionalmente è pure pericoloso…
È un proposito reazionario…già visto ed esercitato nell’ultimo secolo.
Le principali tragedie dell’emigrazione italiana
In memoria delle vittime ricordiamo: anno, località, nazione, tot. Vittime e Vittime  italiane:

  • 06.12.1907 Monongah, miniera West Virginia, USA 362 – 171
  • 24.07.1908 Lötschberg, galleria Svizzera 116 – 25
  • 25.03.1911 New York, incendio Triangle Shirtwaist Factory USA 146, di cui 123 donne 39 donne
  • 22.10.1913 Dawson, miniera New Mexico, USA 263 – 133
  • 08.08.1956 Marcinelle, miniera Belgio 262 – 136
  • 30.08.1965 Mattmark, costruzione diga Svizzera 102 – 55

 A Loro le nostre commemorazioni, che vanno sempre bene, ma Presidente Mattarella, c’è bisogno di coerenze e vigilanza.
Impedisca che si riformino nelle Regioni degli staterelli, stravolgendo lo Stato unitario. Ciò creerebbe l’istituzionalizzazione anticostituzionale delle diseguaglianze e provocherebbe presto le legittime contrapposizioni agli egoismi di parte dei territori e popolazioni del Sud da parte di movimenti meridionalisti o camuffati tali.

Né deve incoraggiare i propositi di differenziazione autonomistica l’adesione di classi ascarizzate di dirigenti del Sud.

W l’Italia con la sua Costituzione per Cittadini eguali.