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Angelo Falbo

AL VOTO, AL VOTO! SPERIAMO CHE L’ITALIA SI DESTI
Dietro le quinte, non toccando argomenti sensibili come la modifica della carta costituzionale finalizzata al presidenzialismo ed all’autonomia differenziata delle regioni, c’è il rischio di acuire non solo le disuguaglianze e le già drammatiche disparità territoriali ma anche la tenuta democratica del paese. Guarda caso nella campagna elettorale di tutte le compagini non si fa cenno né al disegno di legge della transfuga Gelmini né alle ambizioni presidenziali di chi ha, nelle storia della repubblica, lasciato tracce indelebili.

Seconda parte Bisogna non differenziarsi, ma battersi per avere giustizia sociale e rappresentanze politiche e sindacali regolamentate, per rafforzare i livelli di democrazia, infiacchiti dalle pratiche “malaffariste”, dai ripetuti trasformismi e dai disinvolti comportamenti ingannevoli… Leggi tutto » AL VOTO, AL VOTO! SPERIAMO CHE L’ITALIA SI DESTI
Dietro le quinte, non toccando argomenti sensibili come la modifica della carta costituzionale finalizzata al presidenzialismo ed all’autonomia differenziata delle regioni, c’è il rischio di acuire non solo le disuguaglianze e le già drammatiche disparità territoriali ma anche la tenuta democratica del paese. Guarda caso nella campagna elettorale di tutte le compagini non si fa cenno né al disegno di legge della transfuga Gelmini né alle ambizioni presidenziali di chi ha, nelle storia della repubblica, lasciato tracce indelebili.

L’ HOMO SAPIENS HA POCA MEMORIA DELLA SUA STORIA
(R.B.) In questa ora buia in cui stanno avvenendo crimini atroci ed orrori che mai avremmo potuto immaginare, commessi dalle forze russe in nome di un’infondata de - nazificazione della Ucraina, ritengo imperativo categorico sostenere la popolazione ucraina senza se e senza ma, piaccia o non piaccia ai “Soloni” nostrani ed agli utili idioti di ogni latitudine. Sono soltanto pretestuose ed irrilevanti le motivazioni politiche addotte a giustificazione della barbarica invasione dell’Ucraina che sta subendo crimini atroci che pensavamo essere stati ormai consegnati alla storia. Quel che è grave, però, è il fatto che buona parte dei nostri politici e della opinione pubblica continui a diffondere fake news tipo la guerra americana per procura ed addirittura l’opportunismo occidentale pronto a condannare la politica aggressiva di Putin ed osservare il più impenetrabile dei silenzi in analoghe operazioni belliche avvenute in altri luoghi del pianeta.  Certamente l’invasione ucraina da parte dell’egemonismo putiniano non è un argomento da prendere sottogamba. Gli occhi di tutto il globo terrestre sono puntati su questa parte del mondo in quanto potrebbero comportare un capovolgimento della geopolitica ed addirittura dare la stura ad un conflitto mondiale. Questo nostro giornale ha dato ampio rilievo alla vicenda ucraina accogliendo anche le note di chi non condivide il nostro modo di vedere e di sentire nel rispetto della pluralità dell’informazioneOggi diamo spazio alla narrazione di Angelo Falbo, educatore attento e scrupoloso. Leggetelo con attenzione…capirete perché non ho definito articolo il suo scritto.  

prima parte

Alla sera Ti corichi con uno stato d’animo pieno di inquietudine e preoccupazioni. Sai che è stata infranta una certezza ripetuta in più occasioni: in Europa le generazioni dopo il 45 non hanno conosciuto la Guerra e non la vedranno. Invece la vediamo, eccome! Dalla mattina alla sera vediamo scene ed ascoltiamo notizie che spettacolarizzano quella che è la esperienza collettiva più crudele, fratricida e disumana. Aumentano le distruzioni, senza differenza di destinazione. Crescono le vittime senza distinzioni. Cadono soldati russi e ucraini. Non c’è limite di età, dalla culla all’anzianità. Non si distinguono i generi né i ruoli. Si reclama il rispetto di regole e di diritti internazionali. Ipocritamente. Le guerre dei tempi moderni non sono fatte “di cappe e spade”, ma di bombardieri che sganciano su bersagli mirati e o indistinti, di carri armati che cannoneggiano ad “alzo zero”, con missili che vengono lanciati con un clic da piattaforme volanti, terrestri o sottomarine. E colpiscono bersagli mirati con o senza precisione. E potrebbero entrare in scena lanci satellitari e armi nucleari. Una volta che una guerra “parte”, c’è una data certa ed è quella di inizio; la data di fine guerra non si conosce e diventa sempre più faticoso raggiungerla. Nel mezzo i massacri, gli eccidi, gli stupri, le privazioni, che accresceranno odio e ostilità, senza che ci potranno mai essere risarcimenti o punizioni in grado di ripagare i mali consumati. E non dormi…Rifletti su questa guerra di “aggressione” della Russia all’Ucraina e le altre 140 e più sparse sul Pianeta. Ma, questa è accanto a Te e può estendersi sulla Tua testa… Perché l’homo sapiens è rimasto ancora a manifestarsi così primitivo e bestiale contro la sua stessa specie? Ti appare un “destino” da condanna senza speranza!
Poi al mattino Ti capita di entrare in una Scuola. Nell’androne già prendi respiro. Le pareti che Ti circondano sono piene di cartelloni e di fogli affissi tutti colorati. Con i colori della Pace tanti Scolari hanno disegnato varie forme: arcobaleni, cuori, palloni volanti. Tutti i disegni portano una scritta “VIVA LA PACE”. Allora, c’è speranza! Ti rianimi e capisci quanto sa e può fare la Scuola, con Insegnanti che operano nella giusta direzione di educare ai Buoni Sentimenti. E quello della Pace, li racchiude tutti…E la Pace è sostenuta dalla Memoria.

L’ HOMO SAPIENS HA POCA MEMORIA DELLA SUA STORIA
Bisogna farla finita con le ripetute affermazioni del “Si vis pacem, para bellum”. Dopo 150mila anni e più di esistenza della specie animale – umana sulla Terra avremmo dovuto imparare la lezione. Se si prepara la guerra si fa la guerra.

seconda parte

(A.F.) Che c’entrava la NATO ad andare ad istruire le truppe ucraine e a rifornirle di armi?
Che c’entravano e c’entrano gli istruttori inglesi in Ucraina? Che c’entrano ancora oggi sul terreno di scontro bellico gli istruttori e le armi inglesi e della NATO?
Queste “intromissioni”, vissute a torto o a ragione come comportamenti ostili dai russi non giustificano in alcun modo l’invasione voluta da Putin. Ma devono servire a farci riflettere, ad invertire i ragionamenti di corsa alle armi, a capire che le sanzioni rafforzano il “Capo” nei regimi e creano un impoverimento generale. A comprendere che la Russia (ex URSS) ha determinato prima degli altri la sconfitta del nazifascismo con 25milioni di caduti.
Ad “aggressione avvenuta” si doveva e si deve ragionare. L’onda delle naturali emozioni alla vista continua di immagini di massacri e delle commozioni per l’ascolto dei numeri dei civili uccisi e delle distruzioni infinite non deve essere vissuta con le reazioni assunte sugli effetti della guerra e basta. Bisogna invece ragionare sulle cause. Bisogna farla finita con le ripetute affermazioni del “Si vis pacem, para bellum”.
Dopo 150mila anni e più di esistenza della specie animale – umana sulla Terra avremmo dovuto imparare la lezione. Se si prepara la guerra si fa la guerra.
I Partigiani italiani hanno combattuto con il convincimento e lo spirito che la Loro, sarebbe dovuta restare l’ultima volta di ricorso alle armi per la Libertà.
E Chi conosce la Storia sa che non lo dicevano solo per l’Italia e gli Italiani, ma per il bene dell’Umanità intera.
Invece i Nostri governanti interpretano sempre a seconda del momento, delle convenienze, degli interessi e delle alleanze i “voleri costituzionali”.
Così si concedono discorsi e scelte controverse, contraddittorie e del tutto incoerenti sia con gli Ideali che con i reali Interessi dell’Italia e dell’Europa. Eccetto l’Inghilterra che ne è voluta uscire e che vuole dettarne la politica estera e di difesa!

LA GUERRA IN UCRAINA: NOI, VOI, GLI ALTRI RAGIONIAMO ALL’INVERSO
La Guerra è morte. Ma è proprio durante la Guerra che bisogna capire in tempo di pace come fare per evitarne altre.

Seconda parte Magari intende che le terre dell’Ucraina sono “sue”. (Certo sono più “sue” che “nostre” se vogliamo seguire – io no- lo strano, contraddittorio intervento di Larussa che afferma come…ogni popolo deve appartenere alla… Leggi tutto » LA GUERRA IN UCRAINA: NOI, VOI, GLI ALTRI RAGIONIAMO ALL’INVERSO
La Guerra è morte. Ma è proprio durante la Guerra che bisogna capire in tempo di pace come fare per evitarne altre.