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Candidati con santi ma senza voti Quella di Richichi è ancora una scelta sbagliata

preside-1-800x468Intendono mettermi sempre in difficoltà, dal momento che nel centrosinistra tanti miei amici, da Pino Zaffina a Italo Reale, passando per Sonni e Panedigrano, hanno avanzato la candidatura a sindaco e quindi  la confusione è tanta sotto il cielo. Adesso è la volta della candidatura unitaria del Pd, un altro mio amico dell’università, Enzo Richichi, viene investito da Soriero.

 Adesso allora, magari per una volta ancora, tento di spiegare perché è l’ennesima scelta sbagliata sul piano politico, dal momento che il personale non è politico come pensavano le femministe. Dunque, Richichi venne coinvolto dalla Lo Moro nel suo primo mandato (esperienza politica che chiamammo Alleanza per Lamezia), fu l’assessore ai Tributi e poi passò alla Multiservizi appena creata.

Dopo il primo mandato della Lo Moro non ha fatto più politica, sino ad oggi. Guarda caso la stessa traiettoria politica di Tommaso Sonni, consigliere comunale nel 1993 e poi allontanatosi dalla politica. Anche un bambino capisce la differenza delle due esperienze.

Richichi fa politica per volontà della Lo Moro, Sonni perché viene votato. Siccome ora si devono affrontare elezioni comunali difficilissime, la prima cosa che Soriero e quelli del pd dovrebbero considerare  è l’appeal elettorale di un candidato. Invece adesso è chiaro il mandato di Soriero, evitare che facendo le primarie di coalizione tra tutti i pretendenti, risultasse Sonni.

 La Lo Moro, che ha scarso seguito elettorale, come tutti gli altri, escluso Pino Zaffina, pensa che convergendo su un unico candidato, Richichi possa avere più chances. Ma ha fatto i conti senza l’oste perché Enzo Richichi in città non lo conosce nessuno, non ha un profilo popolare e le elezioni di Lamezia non sono quelle di Pianopoli.

 Finisco ribadendo quello che ho già detto e scritto, che il pd gioca a perdere, e l’unico dispiacere vero è che vengano coinvolti in questi giochini pregevoli persone da sacrificare, da Cavaliere a Cosentino a Richichi, sull’altare di ambizioni ormai sganciate da un rapporto vero con la città e la sua gente.

L’unico candidato popolare in grado di poter fronteggiare il populismo di Mascaro & Ruberto è Sonni, l’unico che ha una sua fisionomia cattolico-popolare alle spalle. Purtroppo il suo pregio, e cioè non essere «l’uomo di…», non avere dietro il Politico di riferimento come suggeritore, si tenta di farlo passare come penalizzazione.

La politica-politicante non ha visione, procede per giochini giochetti manovre e l’unico fine che ciascuno si propone è il vitalizio.