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Francesco Scoppetta

IL DANNO SCOLASTICO E I SUOI RIMEDI
(R.B.) La Scuola italiana è davvero la peggiore? Forse si, forse no. Se ne dicono tante a proposito ed il bersaglio preferito è quello degli insegnanti poco preparati. Seguono a ruota le riforme, più o meno, adottate dai politici, a nulla valse. Dulcis in fundo, gli studenti e la loro educazione. Sembra che un abisso separi la scuola italiana dal ventunesimo secolo (a dire il vero anche dal ventesimo). Ciò nondimeno i laureati italiani sono tra i più apprezzati nel mondo. Tutto ciò costituisce l’argomento che il nostro Francesco Scoppetta, stimato dirigente scolastico, tratta qui di seguito, diviso in due parti.

Prima parte Enzo Biagi amava raccontare i fatti: «Buttar giù un parere, in fondo, sarebbe più facile. Ma credo che la gente da me si aspetti altro: prima dei commenti, le certezze. E le sole… Leggi tutto » IL DANNO SCOLASTICO E I SUOI RIMEDI
(R.B.) La Scuola italiana è davvero la peggiore? Forse si, forse no. Se ne dicono tante a proposito ed il bersaglio preferito è quello degli insegnanti poco preparati. Seguono a ruota le riforme, più o meno, adottate dai politici, a nulla valse. Dulcis in fundo, gli studenti e la loro educazione. Sembra che un abisso separi la scuola italiana dal ventunesimo secolo (a dire il vero anche dal ventesimo). Ciò nondimeno i laureati italiani sono tra i più apprezzati nel mondo. Tutto ciò costituisce l’argomento che il nostro Francesco Scoppetta, stimato dirigente scolastico, tratta qui di seguito, diviso in due parti.

PERCHÉ PREFERISCO UN PARTITO LIB-LAB AD UN PD A 5STELLE
Il pd si dividerà tra chi vuole o non vuole allearsi con Conte. Sui contenuti con il giochino del "ma anche" non si fanno scelte nette perché si dice tutto e il contrario di tutto. Sarebbe preferibile avere 2 partiti, un partito lib-lab e il Pd5Stelle dove sotto la guida del punto di riferimento fortissimo Gisueppi confluiscono tutti i suoi amichetti, da D'Alema a Fratoianni passando per Bettini, Provenzano e Boccia. Insomma, da una parte i riformisti, dall'altra i massimalisti. E tutto sarà più chiaro. Alle elezioni i 2 partiti possono fare anche un patto elettorale, ma la finiamo con le quinte colonne dei 5Stelle nel pd.

Come ha scritto Dario Di Vico, “eravamo abituati a fare i conti con un sindacato di territorio del nord e dopo queste elezioni con tutta probabilità gli equilibri politici nazionali saranno anche frutto di un… Leggi tutto » PERCHÉ PREFERISCO UN PARTITO LIB-LAB AD UN PD A 5STELLE
Il pd si dividerà tra chi vuole o non vuole allearsi con Conte. Sui contenuti con il giochino del “ma anche” non si fanno scelte nette perché si dice tutto e il contrario di tutto. Sarebbe preferibile avere 2 partiti, un partito lib-lab e il Pd5Stelle dove sotto la guida del punto di riferimento fortissimo Gisueppi confluiscono tutti i suoi amichetti, da D'Alema a Fratoianni passando per Bettini, Provenzano e Boccia. Insomma, da una parte i riformisti, dall'altra i massimalisti. E tutto sarà più chiaro. Alle elezioni i 2 partiti possono fare anche un patto elettorale, ma la finiamo con le quinte colonne dei 5Stelle nel pd.

MELONI E CONTE INTILLIMANI… IL POPOLO È RIMASTO SOLO
Se lo mediava il Pci era una cosa, se lo mediano Conte e Travaglio un'altra. E vince la Meloni.

Ho visto in tv e studiato due soli leader, la Meloni e Conte Intillimani. La mia convinzione, che esprimo a 15 giorni esatti dal voto, è questa: preferirebbero entrambi per ragioni opposte restare all’opposizione. Nel… Leggi tutto » MELONI E CONTE INTILLIMANI… IL POPOLO È RIMASTO SOLO
Se lo mediava il Pci era una cosa, se lo mediano Conte e Travaglio un'altra. E vince la Meloni.

I GRILLINI NON SONO DEI “COMPAGNI CHE SBAGLIANO”
Non so cosa succederà mercoledì 20 luglio e come finirà una crisi politica, che, dice Conte, nasce dall’umiliazione del Movimento 5 stelle. Analogamente, ha osservato Carmelo Palma, l’operazione militare speciale in Ucraina nasce dall’umiliazione della Russia. L'umiliazione è una emozione come la colpa, l’ira, la tristezza, la rabbia, ma può distruggerci perchè ci segna profondamente. La sensazione di non valere nulla, di essere mediocri, di sembrare ridicoli qualunque cosa si faccia è una croce pesante da trascinare. Naturalmente il mediocre non si rende conto mai di non valere nulla, in genere chi cerca rispetto non si chiede mai per quale ragione non venga rispettato.

In questo paese martoriato le 9 richieste grilline sul cashback (punto 5) o sul superbonus hanno soltanto un valore simbolico; la rateizzazione delle cartelle esattoriali (punto otto), per non parlare del punto sei, «No a… Leggi tutto » I GRILLINI NON SONO DEI “COMPAGNI CHE SBAGLIANO”
Non so cosa succederà mercoledì 20 luglio e come finirà una crisi politica, che, dice Conte, nasce dall’umiliazione del Movimento 5 stelle. Analogamente, ha osservato Carmelo Palma, l’operazione militare speciale in Ucraina nasce dall’umiliazione della Russia. L'umiliazione è una emozione come la colpa, l’ira, la tristezza, la rabbia, ma può distruggerci perchè ci segna profondamente. La sensazione di non valere nulla, di essere mediocri, di sembrare ridicoli qualunque cosa si faccia è una croce pesante da trascinare. Naturalmente il mediocre non si rende conto mai di non valere nulla, in genere chi cerca rispetto non si chiede mai per quale ragione non venga rispettato.

LA GUERRA SPARTIACQUE DELLA SOCIETÀ E POI DELLA POLITICA ITALIANA
La guerra molto più del Covid è ormai uno spartiacque. Si sono infatti formati due schieramenti italiani tra i quali è ormai impossibile mediare. Destra e sinistra non esistono più come categorie politiche perchè è ormai netta una spaccatura nell'opinione pubblica; ci sono di fatto due società italiane con pensieri e sentimenti diversi e contrastanti. Il campo largo (vecchia ideologia di Zingaretti e Bersani) anche nella versione "pratica" di Letta è ormai andato in frantumi davanti ad un Conte scatenato a caccia dei consensi perduti (Mario Draghi non se ne preoccupa troppo, sa di non avere alternative fino alla fine della legislatura, anche forte del sostegno di Luigi Di Maio). L'addio di Letta si avvicina se Giuseppi spara come un Dibba qualsiasi su tutto ciò che gli capita a tiro, dalle armi all’Ucraina al termovalorizzatore di Roma.

La spaccatura si coglie attraverso un fact-checking  ( lo ha fatto lavoce.info) su alcune bufale recenti. BUFALA n° 1) ZELENSKY RINUNCIA ALLA CRIMEA Negli ultimi giorni sono molto circolate due notizie: la prima è la presunta… Leggi tutto » LA GUERRA SPARTIACQUE DELLA SOCIETÀ E POI DELLA POLITICA ITALIANA
La guerra molto più del Covid è ormai uno spartiacque. Si sono infatti formati due schieramenti italiani tra i quali è ormai impossibile mediare. Destra e sinistra non esistono più come categorie politiche perchè è ormai netta una spaccatura nell'opinione pubblica; ci sono di fatto due società italiane con pensieri e sentimenti diversi e contrastanti. Il campo largo (vecchia ideologia di Zingaretti e Bersani) anche nella versione “pratica” di Letta è ormai andato in frantumi davanti ad un Conte scatenato a caccia dei consensi perduti (Mario Draghi non se ne preoccupa troppo, sa di non avere alternative fino alla fine della legislatura, anche forte del sostegno di Luigi Di Maio). L'addio di Letta si avvicina se Giuseppi spara come un Dibba qualsiasi su tutto ciò che gli capita a tiro, dalle armi all’Ucraina al termovalorizzatore di Roma.

IL REDDITO DI CITTADINANZA IN CALABRIA E NON SOLO
Reddito di cittadinanza, Conte: «Abolirlo? Dovranno passare sul mio cadavere». É battaglia sulla misura di sostegno al reddito varata nel 2019 dal primo governo Conte (Il Sole 24ore, 23 ott. 2021). Il M5S ha vinto le elezioni politiche 2018 con una misura, il RdC, che soltanto oggi, cifre alla mano, si sta rivelando per quello che i suoi oppositori avevano facilmente pre-visto sulla base di semplici ragionamenti di buon senso pratico: senza controlli preventivi, è impossibile non sprecare la misura a favore di gente che non ne ha diritto dal momento che nel mezzogiorno il lavoro nero è fuori controllo.

Ad agosto 2021 in Calabria erano 87.226 i nuclei familiari che hanno ricevuto la cifra che dovrebbe aiutarli a sostenere le spese fino a che non troveranno un lavoro per un periodo di 18 mesi. Sono… Leggi tutto » IL REDDITO DI CITTADINANZA IN CALABRIA E NON SOLO
Reddito di cittadinanza, Conte: «Abolirlo? Dovranno passare sul mio cadavere». É battaglia sulla misura di sostegno al reddito varata nel 2019 dal primo governo Conte (Il Sole 24ore, 23 ott. 2021). Il M5S ha vinto le elezioni politiche 2018 con una misura, il RdC, che soltanto oggi, cifre alla mano, si sta rivelando per quello che i suoi oppositori avevano facilmente pre-visto sulla base di semplici ragionamenti di buon senso pratico: senza controlli preventivi, è impossibile non sprecare la misura a favore di gente che non ne ha diritto dal momento che nel mezzogiorno il lavoro nero è fuori controllo.

MERITOCRAZIA: LA GUERRA ATROCE E QUELLA IDIOTA
La società moderna e globalizzata si basa sulla proliferazione e l’incontro dei talenti individuali. Però oggi l’odio populista per la competenza rischia di riportarci all’età premoderna che non riconosceva il merito ma solo il lignaggio. Rischia di distruggere il sistema rivoluzionario che ha prodotto un’economia più produttiva e uno Stato più efficiente. Che cosa potrebbe esserci di meglio? Eppure questa idea è sotto attacco ovunque nel mondo e ormai le idee politiche di destra o sinistra coincidono perché sembrano avere un solo unico nemico: il merito, che è concetto individuale, mentre le vecchie ideologie pensano alle masse.

Per comprendere il mondo in cui viviamo e le sue tendenze di fondo, sino ad arrivare a capire in cosa consiste il bipopulismo di destra e sinistra, nonché certe scelte quotidiane che politici e sindacalisti… Leggi tutto » MERITOCRAZIA: LA GUERRA ATROCE E QUELLA IDIOTA
La società moderna e globalizzata si basa sulla proliferazione e l’incontro dei talenti individuali. Però oggi l’odio populista per la competenza rischia di riportarci all’età premoderna che non riconosceva il merito ma solo il lignaggio. Rischia di distruggere il sistema rivoluzionario che ha prodotto un’economia più produttiva e uno Stato più efficiente. Che cosa potrebbe esserci di meglio? Eppure questa idea è sotto attacco ovunque nel mondo e ormai le idee politiche di destra o sinistra coincidono perché sembrano avere un solo unico nemico: il merito, che è concetto individuale, mentre le vecchie ideologie pensano alle masse.

I DATI IRPEF SPIEGANO COME È DISTRIBUITA LA RICCHEZZA IN ITALIA
Guardando gli ultimi dati sulla dichiarazione dei redditi del 2020 (statistiche del Ministero dell’economia e delle finanze) si capisce la situazione di Lamezia, grande città di 70mila abitanti, rispetto alle altre località calabresi. Inoltre si comprende anche un altro dato essenziale: coloro che guadagnano circa 2 mila euro al mese (pur essendo solo il 5% dei contribuenti) pagano più del 41% della principale imposta italiana. Ecco documentata la tosatura del ceto medio in Italia. Ma non ditelo a Landini

CALABRIA. Imponibile Irpef pro capite. Dichiarazioni dei redditi 2021 (anno d’imposta 2020). Graduatoria su 30 località da me scelte. SOVERATO (Contribuenti: 5881) Imponibile pro capite: € 20.363,3 CATANZARO (52973) Imponibile pro capite: € 19.501,1 COSENZA (40266)… Leggi tutto » I DATI IRPEF SPIEGANO COME È DISTRIBUITA LA RICCHEZZA IN ITALIA
Guardando gli ultimi dati sulla dichiarazione dei redditi del 2020 (statistiche del Ministero dell’economia e delle finanze) si capisce la situazione di Lamezia, grande città di 70mila abitanti, rispetto alle altre località calabresi. Inoltre si comprende anche un altro dato essenziale: coloro che guadagnano circa 2 mila euro al mese (pur essendo solo il 5% dei contribuenti) pagano più del 41% della principale imposta italiana. Ecco documentata la tosatura del ceto medio in Italia. Ma non ditelo a Landini

L’ESTATE E’ ALLE PORTE ED IL MARE È SPORCO PER COLPA DEI COMUNI!
"Io sono di San Pietro a Maida e ho visto il mare peggiorare nel corso di trent’anni. Dobbiamo cercare di tutelare la Calabria e l’ambiente" ha detto una volta il procuratore di Vibo, Camillo Falvo. E’ quello che abbiamo visto tutti. Si è creata una nuova “mega task force”, per dare un segnale decisivo al contrasto dei reati ambientali e l’inquinamento del mare calabrese, soprattutto quello del versante tirrenico. In campo forze dell’ordine, esperti e soprattutto due Procure, quella di Lamezia Terme guidata da Salvatore Curcio e quella di Vibo Valentia, con a capo Camillo Falvo.

La Corte di Giustizia europea continua a multare l’Italia per inadempienze sul sistema delle acque reflue. La repressione della magistratura, però, non può essere l’unica soluzione: “I depuratori li possiamo sequestrare – ha spiegato Falvo… Leggi tutto » L’ESTATE E’ ALLE PORTE ED IL MARE È SPORCO PER COLPA DEI COMUNI!
“Io sono di San Pietro a Maida e ho visto il mare peggiorare nel corso di trent’anni. Dobbiamo cercare di tutelare la Calabria e l’ambiente” ha detto una volta il procuratore di Vibo, Camillo Falvo. E’ quello che abbiamo visto tutti. Si è creata una nuova “mega task force”, per dare un segnale decisivo al contrasto dei reati ambientali e l’inquinamento del mare calabrese, soprattutto quello del versante tirrenico. In campo forze dell’ordine, esperti e soprattutto due Procure, quella di Lamezia Terme guidata da Salvatore Curcio e quella di Vibo Valentia, con a capo Camillo Falvo.

7 COMUNI CALABRESI SU 10 IN DEFAULT O IN RIEQUILIBRIO
A trentatre anni dall’introduzione della disciplina del dissesto e dieci da quella del riequilibrio, sono state attivate in Italia 1047 procedure che hanno interessato 814 comuni, il 10% sul totale di 7914 comuni. Dal punto di vista geografico, il fenomeno si concentra nelle regioni meridionali, in particolare Calabria, Campania e Sicilia. Nessun caso, invece, in Friuli-Venezia Giulia e in Valle d’Aosta. Aree interne: i comuni che vi afferiscono (1 su 2 in Italia) e che hanno visto attivare una delle due procedure sono 521 (64,6%) sul totale del trentennio. (Stefano Campostrini, Università Ca’ Foscari di Venezia, Professore Ordinario di ‘Statistica Sociale e Sanitaria’).

(Truenumbers, 2020) Un comune italiano su 8 è in dissesto o in riequilibrio (dati 2022). Al 30 novembre 2021 – stando a quanto calcolato dall’Università Ca’ Foscari sulla base dei dati del Viminale – tra i… Leggi tutto » 7 COMUNI CALABRESI SU 10 IN DEFAULT O IN RIEQUILIBRIO
A trentatre anni dall’introduzione della disciplina del dissesto e dieci da quella del riequilibrio, sono state attivate in Italia 1047 procedure che hanno interessato 814 comuni, il 10% sul totale di 7914 comuni. Dal punto di vista geografico, il fenomeno si concentra nelle regioni meridionali, in particolare Calabria, Campania e Sicilia. Nessun caso, invece, in Friuli-Venezia Giulia e in Valle d’Aosta. Aree interne: i comuni che vi afferiscono (1 su 2 in Italia) e che hanno visto attivare una delle due procedure sono 521 (64,6%) sul totale del trentennio. (Stefano Campostrini, Università Ca’ Foscari di Venezia, Professore Ordinario di ‘Statistica Sociale e Sanitaria’).

MA DOVE VAI SE … LA CONTABILITA’ NON CE L’HAI?
L’idiosincrasia della Calabria per la contabilità è ormai cosa nota al colto ed all’inclita.La vicenda dell’impasse amministrativa in cui è precipitato l’insediamento di uno dei due sub commissari individuati dal Governo, Maurizio Bortoletti, nominato il 18 novembre scorso, chiama in causa, a mio parere, più che il presidente Occhiuto, il ministro della Salute e quello della Difesa. Dietro la intricata vicenda giuridica resta il nodo di una regione, la Calabria, per la quale le Istituzioni sono incapaci di risolvere problemi in tempi ragionevoli. Insomma esse intervengono sempre come dicono i toscani “a babbo morto”.

Lo dimostra tutta la vicenda protrattasi una dozzina d’anni dei commissari inviatici dal Ministro per l’emergenza della sanità calabrese e adesso, come se il passato non avesse insegnato nulla, l’ostinazione nel continuare a incaricare carabinieri… Leggi tutto » MA DOVE VAI SE … LA CONTABILITA’ NON CE L’HAI?
L’idiosincrasia della Calabria per la contabilità è ormai cosa nota al colto ed all’inclita.La vicenda dell’impasse amministrativa in cui è precipitato l’insediamento di uno dei due sub commissari individuati dal Governo, Maurizio Bortoletti, nominato il 18 novembre scorso, chiama in causa, a mio parere, più che il presidente Occhiuto, il ministro della Salute e quello della Difesa. Dietro la intricata vicenda giuridica resta il nodo di una regione, la Calabria, per la quale le Istituzioni sono incapaci di risolvere problemi in tempi ragionevoli. Insomma esse intervengono sempre come dicono i toscani “a babbo morto”.

OCCHIUTO & ORSOMARSO ALLE PRESE CON IL BRAND CALABRIA
Da quando i politici calabresi credono di aver capito cosa sia lo storytelling, si sono dotati di un piccolo vocabolario che adoperano affastellando asset e stakeholder, vision, step e target. Le questioni non sanno ancora come risolverle, ma per intanto cominciano a raccontarci i loro buoni propositi. Per esempio per incrementare il turismo pensano che occorra sviluppare il “brand” Calabria e allora vorrebbero raccontare la Calabria a tutti, nessuno escluso. Solo questo dimostra che non hanno compreso cosa sia il target di riferimento nella comunicazione. Però, oltre alle coste, abbiamo 8 comuni su 10 che sono nelle zone interne. A questi calabresi privi di servizi essenziali cosa gli racconti?

Tutto cambia perchè tutto resti come prima. La regione di Occhiuto continua sulla falsariga delle precedenti gestioni e oggi fornirò un esempio del vocabolario adoprato nella comunicazione. Prendiamo il dossier “Turismo” che come tutti ricordano… Leggi tutto » OCCHIUTO & ORSOMARSO ALLE PRESE CON IL BRAND CALABRIA
Da quando i politici calabresi credono di aver capito cosa sia lo storytelling, si sono dotati di un piccolo vocabolario che adoperano affastellando asset e stakeholder, vision, step e target. Le questioni non sanno ancora come risolverle, ma per intanto cominciano a raccontarci i loro buoni propositi. Per esempio per incrementare il turismo pensano che occorra sviluppare il “brand” Calabria e allora vorrebbero raccontare la Calabria a tutti, nessuno escluso. Solo questo dimostra che non hanno compreso cosa sia il target di riferimento nella comunicazione. Però, oltre alle coste, abbiamo 8 comuni su 10 che sono nelle zone interne. A questi calabresi privi di servizi essenziali cosa gli racconti?

IL GAP FRA PRODUZIONE DI RIFIUTI E LA CAPACITÀ IMPIANTISTICA DI TRATTARLI
I rifiuti li puoi raccogliere in tanti modi, ma quel che è certo è che poi vanno trattati. E tutte le diverse tipologie raccolte hanno bisogno di filiere industriali e tecnologiche. Non mancano infatti solo gli impianti di destinazione finale, ma anche quelli di riciclo.

prima parte

Nel 2020 ogni calabrese ha prodotto in media 381,36 kg di rifiuti a differenza dei 405 kg dell’anno precedente. Un dato che ci posiziona al terzultimo posto della classifica nazionale dietro solo a Molise e Basilicata. In controtendenza con i dati europei, tra i pochi effetti collaterali positivi della pandemia c’è senza dubbio la riduzione della produzione dei rifiuti in tutta Italia. È dal 2016 che i rifiuti dichiarati dai Comuni della Calabria sono in calo anno dopo anno. Il rapporto 2021 diffuso dall’Ispra, elaborato su un campione di 177 comuni calabresi su 404, ci illustra dati alla mano tutte le luci e le ombre del sistema. Le province più virtuose nella produzione dei rifiuti sono state Cosenza, Vibo Valentia e Reggio Calabria.

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SE AMMINISTRARE SIGNIFICA PORTARE I SALUTI
L’attuale sindaco Mascaro come tutti i suoi colleghi che lo hanno preceduto, è un sindaco presenzialista. Non vorrei essere frainteso, ognuno gioca il suo ruolo politico (perchè di questo si tratta, non è un lavoro privato, è una investitura) come meglio crede.

Di solito, dopo le elezioni, giurano “sarò il sindaco di tutti, di quelli che mi hanno votato e anche di quelli che non lo hanno fatto”. Magari sarà per questo che subito dopo cominciano ogni giorno a portare saluti in qualsiasi cerimonia pubblica perchè vengono invocati e convocati dalla comunità.
Il “sindaco di tutti” diventa il “sindaco dovunque” comprese le tv. A queste presenze “saluti-ste” aggiungete le conferenze stampa di presentazione degli eventi e così raddoppiano. Per esempio presso il comune si tiene la conferenza stampa in cui si annuncia che in un dato giorno si terrà la Premiazione. Poi verrà effettuata la Premiazione e in entrambi i casi c’è il sindaco con uno o più assessori.

DATI STATISTICI A LAMEZIA E IN PROVINCIA
Riguardano la popolazione lametina e la provincia di Catanzaro. Dovrebbero far riflettere chi ci governa e tutti noi altri.

Cominciamo con una tabella che riporta alcuni dati fondamentali … 70.891 cittadini in totale, tra cui gli stranieri residenti al 1° gennaio 2021 sono 4.905 e rappresentano il 7,3% della popolazione residente. Di questi, il 55,2%, cioè 39.158, dichiarano redditi Irpef.
Ben 31.733 cittadini non dichiarano nulla e non si sa come campano. La metà che dichiara redditi invece in media dichiara di vivere con 16mila euro all’anno, che sono 1363 euro al mese. Essendo lordi, sono inattendibili ma tuttavia sono superiori alla media della provincia che è di 15.906.  Nel 2012, il reddito disponibile pro capite delle famiglie consumatrici, nella provincia di Catanzaro, è risultato pari a 13.321 euro (-2,6% rispetto al 2009).
Guarda caso un pensionato con reddito di 16.000 euro ha una pensione di 1.000 euro al mese per 13 mensilità. Quindi la media dei redditi lametini corrisponde più o meno a quella dei pensionati.
Per capire di cosa stiamo parlando si pensi che un reddito lavorativo di 59.000 euro significa uno stipendio netto di 3.000 euro al mese per 13 mensilità. Un reddito di 36.000 euro significa uno stipendio netto di 1.998 euro al mese per 13 mensilità. Un reddito di 21.000 euro vuol dire uno stipendio netto di 1.283 euro al mese per 13 mensilità.
Il reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF nei comuni calabresi è pari a 20,46 mila in media (nel 2006 era 16,79), oltre 4mila euro in meno rispetto al dato Paese (24,81). Il reddito medio per contribuente più elevato a livello territoriale si rileva nei comuni della provincia di Catanzaro (21.501). I comuni della provincia di Crotone e Vibo Valentia non raggiungono in media i 20mila euro per contribuente. Soverato (CZ) è il primo comune della Calabria per reddito imponibile (media di 26.555 euro per dichiarante), seguito da Rende e Cosenza.

LA PANDEMIA CI CHIEDE DI COORDINARE IL PUBBLICO CON IL NOSTRO PRIVATO
Tutti potremmo diventare paranoici. In questa pandemia ciò che avviene su larga scala e nel mondo ci ha sempre riguardato e ci riguarda ancora. Potremmo fare come i cinesi, chiudere le frontiere e non consentire libertà di spostamento. Ma la sicurezza può imporsi su tutte le nostre libertà nessuno esclusa? Quel che ci viene richiesto è lo sforzo di tenere insieme una mole immensa di informazioni in parte contrastanti, come sfondo delle nostre decisioni personali, in altre parole saper coordinare il pubblico con il nostro privato. Come dice al giovane Sorrentino il regista Capuano con una frase che sembra attualissima “Fabiè, non ti disunire” (E’ stata la mano di Dio).

Cominciamo dall’inizio. La prima questione che la pandemia ha posto a ciascuno di noi è stata quella di chi fidarsi. Che, se ci pensate bene, è una vecchia domanda politica: a chi dare ascolto, a… Leggi tutto » LA PANDEMIA CI CHIEDE DI COORDINARE IL PUBBLICO CON IL NOSTRO PRIVATO
Tutti potremmo diventare paranoici. In questa pandemia ciò che avviene su larga scala e nel mondo ci ha sempre riguardato e ci riguarda ancora. Potremmo fare come i cinesi, chiudere le frontiere e non consentire libertà di spostamento. Ma la sicurezza può imporsi su tutte le nostre libertà nessuno esclusa? Quel che ci viene richiesto è lo sforzo di tenere insieme una mole immensa di informazioni in parte contrastanti, come sfondo delle nostre decisioni personali, in altre parole saper coordinare il pubblico con il nostro privato. Come dice al giovane Sorrentino il regista Capuano con una frase che sembra attualissima “Fabiè, non ti disunire” (E’ stata la mano di Dio).