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Parte la riorganizzazione sanitaria regionale Nominati i commissari straordinari delle Asp

minilogoIeri la “mini-giunta” calabrese ha licenziato alcuni importanti provvedimenti che dovrebbero avere un impatto riorganizzativo sostanziale sulla sanità regionale. Intanto si è avviato l’iter legislativo legato alla nascita dell’azienda sanitaria regionale unica. Tale fatto è stato da noi sempre auspicato. Fin dal lontano 2008 abbiamo lavorato alacremente su questa tematica nell’incredulità generale.… L’azienda sanitaria regionale unica è un traguardo da ritenersi ottimale per una regione come la Calabria. In questo modo si potrebbero facilmente superare tutte le difficoltà legate ad una frammentarietà cognitiva figlia di visione particolaristica del progetto sanità e, finora, giammai guidata da un giusto principio d’integrazione e garanzia sanitaria per tutti i cittadini calabresi. La regione, nevvero, ha meno di 2  milioni di abitanti e potrebbe trarre reale giovamento dal progetto unitario se lo stesso sarà in equilibrio con lo sviluppo dei vari territori. …Sempre ieri sono stati nominati i nuovi commissari straordinari delle aziende sanitarie che sostituiranno il quadro dirigenziale eredità della passata legislatura. Al nuovo commissario dell’ASP di Catanzaro auguriamo un buon lavoro e contestualmente gli consegniamo i primi passaggi da noi ritenuti indispensabili per ridare fiato, seppur nella logica d’integrazione sopra citata, al territorio di Lamezia Terme. Con l’avvento delle dinamiche legate ai nuovi standard ospedalieri, il territorio di Lamezia Terme ed il suo comprensorio di circa 120 mila abitanti, hanno corda per un ospedale cd. di base, il cui bacino d’utenza è previsto dalla legge tra gli 80 mila e i 150 mila abitanti. Naturalmente esso resterebbe comunque il principale ospedale dell’azienda nel “catanzarese” visto che gli altri, leggasi Soverato e Soveria Mannelli, potranno al massimo ambire al ruolo o di ospedale di comunità (il primo) o di zona disagiata. …Questo perché i comprensori che gravitano intorno agli stessi sono di gran lunga inferiori agli 80 mila abitanti previsti dalla norma. Oltretutto, per quanto a Soverato, esiste una rete viaria recentemente rimodernata che  consente in poco tempo di raggiungere le principali aziende ospedaliere. Pertanto riteniamo indispensabile che, il nuovo commissario, ragioni su un potenziamento possibile del presidio lametino attraverso una logica a noi cara che è quella dell’integrazione con gli altri presidi in una sorta di “Ospedali Riuniti di Lamezia Terme”. Con questo principio si darebbe priorità al territorio più rappresentativo senza demolire completamente gli altri (Soveria ha oramai ben poco da perdere). Ci aspettiamo anche che l’azienda dismetta tutti i fitti passivi riorganizzando al meglio gli uffici, a partire dalla direzione generale che può essere utilmente ubicata in Lamezia Terme, dove esistono gli spazi di proprietà aziendale per collocare anche molti degli uffici che gravitano su “appartamenti” in quel di Catanzaro.… Sarebbe anche utile conoscere quanto, nel bilancio aziendale, viene speso in questo tipo di fattispecie. Si dovrà procedere senza indugio alla risoluzione definitiva dei problemi contrattuali dei dipendenti, medici e non,  per dare le certezze a tutti di applicazione di diritti che vedono ancora inapplicati istituti contrattuali indispensabili,  oggetto anche di numerosi contenziosi che vedono l’azienda soccombere. Tutto ciò avendo sempre come punto di riferimento i bisogni di salute del territorio e i cittadini dello stesso, che, ricordiamo, restano sempre gli azionisti di riferimento di tutto il SSR. Siamo certi che il nuovo commissario saprà ascoltarci e dare, con l’equilibrio che gli riconosciamo, quelle risposte non più rinviabili.……