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Il campo rom verrà smantellato entro 12 mesi Una favola metropolitana di antica memoria a meno che…

Fumo campo romIl campo rom verrà integralmente smantellato e demolito entro 12 mesi, scrive il sindaco nelle linee programmatiche. Essendo questa promessa ormai ultraventennale, lascia il tempo che trova. Il fatto è che il problema rom l’ha creato nell’altro secolo la politica, per un pugno di voti, e la politica apprendista stregone non riesce più a risolverlo. Una sola occasione reale c’è stata, il finanziamento che aveva la prima giunta Lo Moro, ma venne vanificata dal famoso nimby sociale “non nel mio cortile”. Da allora la situazione è sfuggita di mano. Naturalmente la politica deve fare la sua parte ma ha un limite, non è consentito che persegua i reati.
Un famoso prefetto catanzarese che conseguì varie cittadinanze onorarie soleva dire ai lametini: non è che i rom ve li posso bruciare. Giustissimo, ma se io nel mio condominio brucio un copertone nel giro di un’ora sono in prigione, se cento rom bruciano 100 copertoni nel loro accampamento per anni, non succede niente.
Ognuno deve fare la sua parte, anche i prefetti e la magistratura, ma l’impressione è che ognuno si limita a buttare la palla nel campo degli altri. Ecco, il problema rom a Lamezia non si risolve perché si preferisce giocare a pallamano. Io faccio un esposto a te, tu fai un sequestro e mi metti in mora. Lo scaricabarile italiano riceve una conferma clamorosa. Una conferenza di servizi dove ci mettiamo d’accordo sulle competenze sarebbe utile: la politica deve sistemare in un tempo definito i rom sparsi per il territorio comunale; polizia e magistratura, nel frattempo, devono impedire che si consumino reati. Se tali impegni reciproci non possono essere assunti per motivi validi, tanto vale che  i cittadini lametini paghino un contributo mensile ai rom affinché non commettano reati di alcun tipo.
La “tassa rom” eviterebbe almeno fumi pericolosi alla salute (utili anche le danze per procurare la pioggia). Sarebbe però un precedente per tutti i delinquenti che giustificano le loro azioni con la necessità di dover mangiare, avere l’ultimo iphone e giocare alla slot.
Sarebbe interessante infine chiedere all’ex sindaco di Catanzaro Traversa come sia riuscito in pratica a sgombrare i rom allocati per anni nell’area oggi chiamata Arena Magna Grecia. Traversa è stato davvero un maestro per tante cose concrete.